Dati Tecnici:
altezza 29,5 cm
diametro 23,8 cm

Fascia cronologica di riferimento: sconosciuta

Stato di conservazione: buono

n° 539, inventario 1991, costo stimato £ 17.800
El03, codice catalogo interno

Nel 1836 Michael Faraday osservò che, in un conduttore cavo e elettricamente carico, le cariche si dispongono sulla superficie esterna anche se questa è discontinua, formata, ad esempio, da una rete metallica. 
È noto infatti che cariche dello stesso segno si respingono e dunque esse, in condizioni statiche, si dispongono alla maggiore distanza possibile, condizione che si realizza proprio sulla superficie esterna del conduttore. Se dopo aver caricato la gabbia metallica si colloca al suo interno un elettroscopio si noterà infatti come le sue foglioline non divergono. Viceversa, ponendo l’elettroscopio esternamente alla gabbia le foglioline si allontanano tra loro a dimostrazione del fatto che sono caricate con cariche dello stesso segno. 
Lo strumento consente quindi la verifica sperimentale del teorema di Gauss secondo cui il flusso del vettore campo elettrico attraverso una superficie chiusa S è dato dal rapporto tra la carica elettrica totale Qtotale interna alla superficie e la costante dielettrica assoluta del mezzo 0

Se Qtotale = 0  allora anche ΦSE = 0. Pertanto all’interno del conduttore è nullo anche il campo elettrico ed un elettroscopio, collocato al suo interno, non avverte la presenza di cariche.  Un’applicazione della gabbia di Faraday si trova, per esempio, nel forno a microonde: lo sportello del forno è infatti schermato con una rete metallica inserita nel vetro. 


Claudia Cardarelli, Lorenzo Di Carlo, Zelinda Di Pardo