Dati Tecnici:
altezza 33 cm
diametro 28 cm

Fascia cronologica di riferimento: anni ‘60

Motivazione cronologica: Apparecchi di fisica, Paravia , anno 1958 (codice articolo n. 50627)

Stato di conservazione: buono

T06,  codice catalogo interno

L’irraggiamento è una modalità di propagazione del calore. L’energia viene irradiata sotto forma di onde elettromagnetiche che, a differenza delle onde meccaniche, si propagano nel vuoto. Un esempio è quello dei raggi solari che attraversano 150.000.000 km di spazio vuoto prima di raggiungere l’atmosfera terrestre.
Gli specchi parabolici sono costituiti da superfici metalliche, a sezione parabolica,  montati su sostegni a treppiedi. Lo specchio (S1) ha, nel suo fuoco, una lampadina che funge da fonte di calore; l’altro (S2) presenta, sempre nel fuoco,  un foro in cui è possibile inserire un rivelatore di calore come, ad esempio, un fiammifero.
Posti gli specchi ad una distanza di circa 1,5/2,0 m e accesa la lampadina, dopo un certo intervallo di tempo, il fiammifero inizierà a fumare per poi accendersi.
Infatti le onde elettromagnetiche emesse dalla fonte di calore dello specchio S1, riflettendo sulle sue pareti,  originano un fascio parallelo di onde che, raccolto dallo specchio forato S2, viene convogliato  verso il suo fuoco, dove è presente il fiammifero che aumenta la sua temperatura fino ad accendersi. Per tale motivo gli specchi parabolici sono anche detti specchi ustori. La leggenda narra che Archimede utilizzò proprio degli specchi ustori per incendiare le navi dei Romani  durante l’assedio di Siracusa del 214 a.C.

Bibliografia:
La realtà e i modelli della fisica, Walker, primo biennio
Paravia, istruzione n. 193

Daniela Costanzo, Manuela Spina