altezza 50 cm
diametro 30 cm
Fascia cronologica di riferimento: anni ‘50.
Stato di conservazione: Buono
Ot07, codice catalogo interno
Il disco di Hartl è uno strumento utilizzato, in assenza di un banco ottico, per esperimenti con lenti e specchi. È costituito da un disco suddiviso in quattro quadranti, sostenuto da un treppiede e ricoperto da una smaltatura bianca che, sebbene in parte deteriorata, consente ancora di visualizzare chiaramente il percorso dei raggi luminosi proiettati tramite un dispositivo dotato di collimatore.
Una molla, fissata lungo il perimetro del disco, permette di posizionare un set di accessori forniti in dotazione con lo strumento. Questi includono: uno specchio piano, uno specchio concavo da un lato e convesso dall’altro, due lenti convergenti biconvesse con differente lunghezza focale, una lente divergente biconcava, un disco e un mezzo disco in plexiglass, un prisma equilatero e un prisma a riflessione totale.
Lo strumento si distingue per la sua versatilità, consentendo numerose configurazioni sperimentali. È possibile, ad esempio, evidenziare la posizione del fuoco di una lente convergente, visualizzare i raggi in uscita da una lente divergente o osservare il comportamento dei raggi attraverso un prisma equilatero.
Infine, utilizzando gli specchi, si può verificare la legge della riflessione, mentre con il mezzo disco è possibile dimostrare la legge di Snell-Cartesio.
Una molla, fissata lungo il perimetro del disco, permette di posizionare un set di accessori forniti in dotazione con lo strumento. Questi includono: uno specchio piano, uno specchio concavo da un lato e convesso dall’altro, due lenti convergenti biconvesse con differente lunghezza focale, una lente divergente biconcava, un disco e un mezzo disco in plexiglass, un prisma equilatero e un prisma a riflessione totale.
Lo strumento si distingue per la sua versatilità, consentendo numerose configurazioni sperimentali. È possibile, ad esempio, evidenziare la posizione del fuoco di una lente convergente, visualizzare i raggi in uscita da una lente divergente o osservare il comportamento dei raggi attraverso un prisma equilatero.
Infine, utilizzando gli specchi, si può verificare la legge della riflessione, mentre con il mezzo disco è possibile dimostrare la legge di Snell-Cartesio.
Bibliografia:
Paravia, Istruzione n. 317
Carlo Evangelista, Antonio Graziuso, Gaia Iannetta, Davide Tomaro