Dati Tecnici:
altezza: 24 cm
diametro: 7 cm

Fascia cronologica di riferimento:
anni ‘60

Motivazione cronologica: Apparecchi di fisica, Paravia, 1958 (codice articolo 50616)

Stato di conservazione: buono

T05, codice catalogo interno

La lampada fu ideata, presumibilmente nel 1815, dal chimico inglese Sir Humphry Davy ed utilizzata nelle miniere di carbone e zolfo nelle quali spesso si accumulava il grisou, una miscela gassosa di metano che risultava infiammabile e facilmente esplosiva. 
Si compone di due cilindri sovrapposti e inseriti in una struttura di protezione chiusa superiormente da un disco provvisto di manico. Il cilindro inferiore è in vetro e contiene al suo interno lo stoppino di accensione della lampada. Il cilindro superiore è costituito da una fitta rete metallica, detta reticella. Quando la lampada è accesa, la reticella permette all’aria di passare affinché ci sia combustione ma blocca il passaggio della fiamma oltre la rete impedendo così l’accensione del grisou qualora presente nell’ambiente circostante. 
Questa particolare proprietà delle reticelle si spiega alla luce della legge di Fourier secondo cui la quantità di calore che fluisce attraverso una superficie metallica di area S è direttamente proporzionale alla superficie e al coefficiente di conducibilità termica, ma inversamente proporzionale al suo spessore. Pertanto la rete si arroventa ma non permette alla fiamma di attraversarla e di infiammare il gas sovrastante. Qualora una piccola quantità di grisou riuscisse comunque ad entrare in contatto con la fiamma provocherebbe soltanto un piccolo scoppio. 
Per dimostrare il funzionamento della lanterna si accosta un becco Bunsen aperto, ma non acceso, alla base della reticella in modo che una parte di gas entri nella lampada. Nel cilindro di vetro si verifica un piccolo scoppio, ma il becco Bunsen non si accende a dimostrazione del fatto che la fiamma non attraversa la reticella.  
Questa proprietà delle reti metalliche le rende particolarmente utili in ambito domestico. Un esempio è quello delle  piastre da cottura frangifiamme sopra i fornelli da cucina o quello dei parascintille dei caminetti.

Bibliografia:
Paravia,  Istruzione n. 255
Elementi di fisica e sue principali applicazioni, Volume 1 - Di Leonardo Doveri – vol I – 1856 – pag. 360

Alessandra  Milella, Andrea Di Iulio